I Pesci

ANGUILLA Anguilla anguilla

facilmente distinguibile per l’aspetto, l’anguilla è dotata di un corpo serpentiforme, con pelle viscida ricoperta di muco. Presenta solo le pinne pettorali ed una fusione delle pinne impari che corre lungo tutto il corpo. Cambia colore a secondo dell’età passando dal bruno verdastro sul dorso e giallo sul ventre, all’argento quando migra in mare. Può uscire dall’acqua e strisciare sul terreno durante la notte o con la pioggia.

TAGLIA: raggiunge il metro di lunghezza e pesa fino a 3 Kg.
HABITAT: vive nei fiumi con poca corrente e acqua torbida nascondendosi dalla luce.
DISTRIBUZIONE: in Italia è presente ovunque, specie in prossimità della foce dei fiumi.
ALIMENTAZIONE: carnivora, si ciba di animali sia vivi che morti.
RIPRODUZIONE: specie catadroma, compie una lunga migrazione a digiuno fino al Mar dei Sargassi, al centro dell’Oceano Atlantico, una volta deposte le uova, muore e le larve neonate fanno il viaggio di ritorno tornando nei luoghi di vita dei genitori.
NOTE: Il sangue dell’anguilla è velenoso e ha un effetto emolitico, fortunatamente la tossina si degrada col calore e la grassa e saporita carne si può gustare cuocendo il pesce. La femmina adulta, conosciuta come capitone, viene consumata a Natale.

CARPA Cyprinus carpio

è un tranquillo pesce di fondo. Ha un corpo lungo e ovale, il muso triangolare. Intorno alla bocca porta 4 piccoli barbigli, speciali organi di senso che utilizza per trovare il cibo, grufolando sui fondali. Il colore marrone la rende mimetica ed è più scura sul dorso e più chiara sul ventre. In base alla forma e alla disposizione delle scaglie se ne distinguono tre varietà: la carpa “regina” con scaglie fitte e regolari su tutto il corpo, la carpa “specchio” con grandi ed isolate scaglie che sembrano specchietti e la carpa “nuda”, priva di scaglie.

TAGLIA: di norma lunga sui 30 cm può raggiungere i 60 cm e pesare fino a 35 Kg.
HABITAT: vive nei laghi e nei fiumi con poca corrente. Ama stare vicino al fango o fra la vegetazione sommersa.
DISTRIBUZIONE: in Italia è presente in tutte le acque di pianura a lento scorrimento.
ALIMENTAZIONE: onnivora, si ciba di piccoli invertebrati, di vegetali e setacciando il detrito.
RIPRODUZIONE: si riproduce in tarda primavera arrivando a deporre fino a 300.000 uova.
NOTE: Originaria dell’Asia, la carpa è stata introdotta in Italia dai Romani, ormai si trova ovunque ed è considerata una specie invasiva.

CAVEDANO ITALICO Squalius squalus

pesce endemico dell’Italia, simile al cavedano europeo, molto resistente ed adattabile, lo si può trovare ovunque, anche in acque calde ed inquinate. Dall’aspetto idrodinamico e slanciato, ha una bocca grande e larga, l’occhio vispo e le scaglie argentate. Questo pesce è un tipico rappresentante dei Ciprinidi, la famiglia delle carpe. I cavedani, crescendo, cambiano le loro abitudini sociali: i giovani si riuniscono in gruppi, mentre gli adulti sono solitari.

TAGLIA: può raggiungere 60 cm di lunghezza e pesare fino a 4 Kg
HABITAT: molto diffuso predilige acque correnti con fondale sabbioso.
DISTRIBUZIONE: in Italia è presente su tutto il territorio nazionale, infatti è il pesce più comune nel nostro Paese. Si osserva facilmente anche in canali cittadini.
ALIMENTAZIONE: da giovane è onnivoro, da adulto è carnivoro e predatore di pesci.
RIPRODUZIONE: la riproduzione avviene in tarda primavera, le uova sono deposte spesso su fondali ghiaiosi e si schiudono in una settimana.
NOTE: commestibile e saporito, non viene di norma mangiato in quanto la sua carne è piena di lische. L’estrema furbizia ne fa comunque una preda ambita dai pescatori sportivi.

KOI Cyprinus carpio

la carpa Koi, o carpa giapponese, è la varietà ornamentale della carpa. Viene allevate per scopi decorativi in stagni all’aperto e laghetti da giardino. I colori più comuni comprendono il bianco, il nero, il rosso, il giallo, il blu e il color crema. Esistono anche varietà con macchie di colori diversi fra loro. In Giappone sono frutto di un acceso collezionismo. A parte il colore la sua fisiologia ed anatomia non differisce dalla carpa comune.

TAGLIA: in media può raggiungere i 30-35 cm e pesare fino a 30 Kg.
HABITAT: ama acque lente e stagnanti, preferibilmente laghetti artificiali.
DISTRIBUZIONE: presente nei parchi a temi ed in giardini privati.
ALIMENTAZIONE: pesci onnivori, in allevamento è possibile nutrirli con verdure come piselli o lattuga.
RIPRODUZIONE: in primavera producono migliaia di uova, che sono frutto di raccolta e selezione da parte degli allevatori.
NOTE: è un pesce molto longevo, si conosce il famoso esemplare “Hanako” che visse 226 anni. Pare sia il vertebrato più vecchio mai vissuto.

LUCCIO Esox lucius

temibile predatore dal corpo allungato, muso prominente ed appiattito. La bocca è munita di circa 600 robusti denti disseminati su mascelle, palato e persino sulla lingua. Il ventre è bianco mentre il resto del corpo ha una colorazione mimetica che varia con l’ambiente. Le pinne sono abbastanza piccole, la pinna dorsale, quella anale e quella caudale formano un potente propulsore che consente al luccio scatti brucianti ed improvvisi per catturare le sue prede.

TAGLIA: può raggiungere 1 m di lunghezza e pesare fino a 25 Kg
HABITAT: ama acque lente e stagnanti come lanche o morte, con presenza di ricca vegetazione.
DISTRIBUZIONE: in Italia è presente in tutte le acque di pianura.
ALIMENTAZIONE: è esclusivamente carnivoro e si colloca al vertice della catena alimentare.
RIPRODUZIONE: da febbraio ad aprile depone circa 35.000 uova per Kg del proprio peso. La femmina sceglie per le uova fondali ricchi di piante ed il maschio le feconda subito dopo.
NOTE: é un pesce difficile da allevare in quanto va alimentato solo con esche vive; per di più è molto aggressivo e cannibale e non può quindi essere allevato in grandi quantità.

PERSICO REALE Perca fluviatilis

ha corpo dorato di forma ellittica che si restringe vicino alla coda, con striature nere sui fianchi che verso la schiena formano una Y. Le pinne inferiori sono arancio rossastre. Sul dorso ha due pinne, la prima è spinosa, la seconda è molle, ha anche una spina sull’opercolo delle branchie. La bocca è grande e munita di numerosi piccoli denti. Gregario da piccolo, da adulto è un predatore solitario.

TAGLIA: raramente raggiunge i 50 cm di lunghezza, di solito si attesta sui 20-30 cm.
HABITAT: è amante dei grandi bacini come i laghi pedemontani, e i grandi fiumi.
DISTRIBUZIONE: pesce europeo, nel nostro Paese è indigeno del Nord Italia ed introdotto nel resto, specie nei laghi del Centro.
ALIMENTAZIONE: è carnivoro, da giovane si nutre di plancton, da adulto preda uova, invertebrati e piccoli pesci.
RIPRODUZIONE: in primavera, si riproduce deponendo dei filoni di uova avvolte nel muco che appiccica alle piante acquatiche e altri corpi sommersi.
NOTE: molto amato dal pescatore sportivo, ha carni ottime che sono un ingrediente gustoso nelle ricette di pesce lacustre.

PERSICO TROTA Micropterus salmoides

anche detto “Boccalone”, è un pesce originario del Nord America, introdotto in tutto il mondo. Per aspetto ricorda una spigola tozza, con una bocca molto grande ed un colorito verdastro. Sui fianchi, specie nei giovani è visibile una banda più scura che corre per tutta la lunghezza del corpo. Ha un unica pinna dorsale, la coda è formata da due lobi ed è arrotondata

TAGLIA: può raggiungere 90 cm di lunghezza e pesare oltre 10 Kg
HABITAT: è una specie tipica delle acque ferme e con poca corrente, come stagni e laghi.
DISTRIBUZIONE: in Italia è stato introdotto nel ‘900, presente ovunque ma più diffuso al nord.
ALIMENTAZIONE: è un predatore molto vorace che caccia pesci, anfibi e persino anatroccoli e topi di campagna.
RIPRODUZIONE: si riproduce in tarda primavera e in estate. Le uova, alcune migliaia sono deposte su fondali sabbiosi ripuliti dal maschio che si alterna con la femmina per la cura del nido e degli avannotti.
NOTE: è un pesce invasivo che rompe il normale equilibrio naturale la dove viene introdotto. Essendo molto apprezzato dai pescatori sportivi ha comunque larga diffusione.

PESCE GATTO Ameiurus melas

inconfondibile per i suoi caratteristici “baffi”, ha un muso arrotondato, una bocca larga circondata da 8 barbigli, organi di senso dove il pesce ha tatto e gusto. Di colore marrone scuro sul dorso e chiaro sul ventre, sulla pinna dorsale ha un pericoloso aculeo velenoso che può provocare ferite dolorose. Anche le pinne pettorali sono dotate di aculei che aiutano il pesce a spostarsi fuori dell’acqua se ce ne fosse necessità.

TAGLIA: può misurare fino a 60 cm e arrivare a pesare 3 Kg
HABITAT: preferisci fiumi che scorrono lentamente, stagni e laghi.
DISTRIBUZIONE: originario del Nord America, in Italia è stato introdotto agli inizi del ‘900.
ALIMENTAZIONE: è un predatore e spazzino notturno, mangia vermi, piccoli pesci e rifiuti, si nutre utilizzando il tatto grazie ai barbigli.
RIPRODUZIONE: prepara il nido al fondo e sia il maschio che la femmina si prendono cura dei loro piccoli ossigenando le uova e difendendole dai predatori.
NOTE: è una specie invasiva, fortemente competitiva che mette in serie difficoltà le specie ittiche indigene. Introdotto nei nostri fiumi per la pesca, sebbene ha carni commestibili, non è molto apprezzato in cucina.

PESCE SILURO Silurus glanis

pesce est europeo, in Italia da mezzo secolo, assomiglia al pesce gatto con il quale viene confuso quando è giovane. Ha una testa grossa, occhi piccoli, bocca enorme circondata da 6 barbigli con i quali caccia nelle acque torbide e di notte. Di notevoli dimensioni è privo di scaglie e ricoperto di muco. La colorazione si adatta all’ambiente in cui vive: in acque limpide è chiaro sul ventre e scuro sul dorso, in acque torbide è marrone.

TAGLIA: un colosso che raggiunge i 3 m di lunghezza e pesa fino a 200-250 Kg.
HABITAT: lo si trova ovunque, in acque mosse o calme, anche se predilige i grandi fiumi.
DISTRIBUZIONE: Introdotto in Italia, si trova nel Po e nei suoi affluenti, nell’Arno e nel Tevere.
ALIMENTAZIONE: decisamente un vorace carnivoro, non si nutre solo di pesci, ma anche di piccoli mammiferi ed uccelli acquatici. Può risultare pericoloso anche per l’uomo.
RIPRODUZIONE: la temperatura di circa 20°C è il segnale per la riproduzione di questo pesce che inizia quindi a deporre le uova.
NOTE: In Romania è considerato una delizia, in Italia non viene di norma consumato. Specie fortemente invasiva, una volta pescato non va ributtato in acqua.

SALMERINO DI FONTE Salvelinus fontinalis

amante di acque fredde, pulite e ben ossigenate, il salmerino appartiene alla famiglia dei salmonidi, facilmente riconoscibile per una seconda e piccola pinna dorsale: la pinnetta adiposa. Simile alla trota, si riconosce per le pinne inferiori bordate di bianco, e il ventre verdastro. Il corpo è slanciato e idrodinamico e muscoloso adatto al nuoto anche in acque correnti.

TAGLIA: può raggiungere dimensioni considerevoli, per un pesce di fiume europeo: 30-40 cm per 4-5 kg di peso.
HABITAT: ama le acque tranquille d’alta quota, è presente in stagni e laghetti di montagna.
DISTRIBUZIONE: in Italia è presente nell’arco alpino, fino a 2600 m d’altezza.
ALIMENTAZIONE: pesce predatore ed aggressivo, caccia pesci, anfibi e invertebrati che trova in acqua o insetti in volo.
RIPRODUZIONE: avviene in inverno tra novembre e gennaio, in profondi fondali con fondo sabbioso o ghiaioso. Le uova schiuderanno ad inizio estate.
NOTE: il maschio cambia colore durante il periodo delle fregola, assumendo tinte rosso arancio nella parte ventrale del corpo.

TROTA IRIDEA Oncorhynchus mykiss

anche detta trota arcobaleno per i suoi bellissimi colori e le scaglie iridescenti, la trota iridea, che appartiene alla famiglia dei salmonidi è di origine americana. Si riconosce facilmente per un ampia banda rosacea sui fianchi ed il corpo e le pinne punteggiati di nero. A differenza della trota fario, ovvero la trota europea, ha la pinna caudale con una tacca centrale.

TAGLIA: può superare il metro di lunghezza e pesare oltre 25 Kg.
HABITAT: ama le acque fredde, tranquille e ben ossigenate. Alcune varietà vivono in acque salate e sono anadrome
DISTRIBUZIONE: in Italia normalmente non è presente allo stato selvatico, ma è la principale specie destinata all’acquacoltura.
ALIMENTAZIONE: è un predatore, si nutre di invertebrati e pesci più piccoli.
RIPRODUZIONE: depone le uova in primavera, fra la ghiaia dei torrenti.
NOTE: la famosa trota salmonata, non è un incrocio fra trota e salmone, ma un trota iridea che ha delle carni colorate in seguito ad un alimentazione a base di gamberetti in natura o mangimi contenti carotenoidi in cattività.

STORIONE COBICE Acipenser naccarii

lo storione cobice è una specie endemica del mare adriatico, ma può vivere anche in acque dolci. Ha un aspetto primitivo, ed è considerato un “fossile vivente” essendo immutato da milioni di anni. Ha infatti placche ossea che ne rivestono il dorso, i fianchi ed il ventre. L’opercolo non è completo ed è possibile intravedere le branchie. La bocca è ventrale e preceduta da 4 barbigli in linea che l’animale usa per cercare il cibo sul fondo. La coda ha il lembo superiore più sviluppato che ricorda quella degli squali, con il quale non è imparentato. Si può considerare innocuo per l’uomo non avendo nemmeno i denti.

TAGLIA: mediamente è lungo circa 140 cm per 20 Kg di peso.
HABITAT: preferisce gli estuari dei fiumi dove il fondo è fangoso
DISTRIBUZIONE: si trova nel Mare Adriatico, nel fiume Po e nei suoi principali affluenti.
ALIMENTAZIONE: mangia un po’ di tutto quello che trova al fondo, per lo più crostacei e larve d’insetto, vegetali e detriti organici. A volte anche piccoli pesci.
RIPRODUZIONE: ad inizio estate, per deporre le uova, risale i fiumi che depone in grande quantità.
NOTE: Specie protetta, ne è vietata la pesca e la raccolta delle uova: il prezioso caviale.